Una crisi sistemica del modo di produzione capitalistico sta travolgendo tutti i Paesi

Cari compagni,

A nome di tutto il Partito Comunista dei Popoli di Spagna PCPE, del Comitato Centrale e del nostro SG Julio Diaz, vi invio un saluto fraterno e le nostre congratulazioni per l’organizzazione e lo svolgimento di questa conferenza internazionale. Allo stesso tempo, salutiamo tutte le delegazioni internazionali presenti.

In un momento in cui stiamo assistendo a una crescente escalation di guerrafondai da parte degli Stati Uniti e dei Paesi che ruotano attorno alla NATO, a volte in modo diretto, altre volte in modo occulto e nascosto dietro a Stati satellite, ad esempio l’Ucraina, contro un numero sempre maggiore di Paesi. Sono necessarie e corrette le iniziative volte ad avanzare posizioni antimperialiste che mirano alla costruzione di un ampio Fronte Antimperialista Mondiale.

Nello sviluppo di una complessa guerra multiforme volta a difendere, al di sopra di ogni altra considerazione, la sua insostenibile posizione egemonica, l’imperialismo occidentale ha posto l’Umanità nelle prime fasi della Terza Guerra Mondiale. Uno scontro contro la sovranità di tutti i popoli che, sempre più spesso, si oppongono al suo mandato imperiale scaduto e, da uno spazio multipolare in costruzione – non esente da contraddizioni, ma sempre più determinante – non assumono più il vassallaggio imposto dal capitalismo occidentale fin dai primi momenti dell’accumulazione originaria.

Un’aggressione imperialista che non è più senza risposta e che, anche con più fronti attivi, viene oggi combattuta principalmente nel Donbass nel quadro dell’aggressione della NATO alla sovranità della Russia e della risposta difensiva di quest’ultima.

La violenza imperialista e la sua esistenza irrazionale, ancora una volta, pongono l’umanità sull’orlo della distruzione e del collasso ambientale, per la sola ragione di sostenere il primato del capitale su qualsiasi altra considerazione sociale.

L’umanità ha urgente bisogno del più ampio appello alla pace e alla difesa della sovranità dei popoli nel contesto della lotta antimperialista e della difesa della natura. Per portarlo avanti, recuperando il protagonismo sociale delle masse, si concentra necessariamente il dibattito sul POTERE e su quale classe ha bisogno di pace e quale di guerra.

Per il campo rivoluzionario più coerente e consapevole, la pace e l’antimperialismo vanno di pari passo con il socialismo e il potere operaio.

Una crisi sistemica del modo di produzione capitalistico sta travolgendo tutti i paesi. La disoccupazione, la miseria e la fame sono di nuovo in aumento, quasi tutte le economie del mondo hanno iniziato a contrarsi più o meno contemporaneamente dal 2019, nelle banche monopolistiche si è accumulato un enorme surplus di capitale fittizio che supera di decine di volte il capitale reale internazionale, i sistemi sanitari sono crollati in quasi tutti i Paesi di fronte a un virus la cui pericolosità non è ancora delle più grandi, l’energia è diventata scarsa anche nei Paesi centrali, e dietro tutti questi e molti altri problemi, i centri imperialisti stanno pianificando una guerra per salvarsi dal crollo della loro egemonia internazionale.

La crisi generale del capitalismo è di natura strutturale ed è determinata dall’attuale impossibilità di invertire la tendenza al calo della redditività delle imprese; come è stato dimostrato, la monetarizzazione dell’economia e la globalizzazione del capitale non sono un’alternativa valida per correggere le leggi economiche della formazione del capitale. Il ciclo storico iniziato a Bretton Woods sta per concludersi, guidato dai Paesi che lo hanno guidato per tutti questi decenni. Non è nemmeno possibile, in queste condizioni storiche di sviluppo capitalistico, mantenere il ciclo generalizzato di riproduzione estesa del capitale. La realtà lo dimostrerà ancora una volta, con il fallimento pratico degli attuali proclami dei governi borghesi europei (tra cui il governo socialdemocratico spagnolo) sulla tecnologia e sul “capitalismo verde” per cercare di superare la crisi del sistema capitalista.

 

Il capitalismo ha il suo limite storico e così il pianeta, sottoposto alle imposizioni del Capitale. Ma questo limite storico del sistema capitalista diventerà realtà solo con l’organizzazione del proletariato mondiale guidata dal marxismo-leninismo scientifico.

Ancora una volta, vorremmo ringraziarvi per l’invito e per averci offerto questa piattaforma da cui condividere le nostre analisi con tutti voi.